Un produttore televisivo inglese e un regista ebreo americano di provata esperienza sono incaricati delle riprese televisive del "processo del secolo" quello al nazista Adolf Eichmann. Entrambi "laici" alla questione dello stermino, sono all'inizio presi solo da questioni tecniche per non fallire quella che si presenta come una grandissima occasione professionale. Avranno un anno di tempo per ricredersi e cedere anche loro all'incredibile enormità di quanto successe.
martedì 31 gennaio 2017
The Eichmann show, se la realtà supera l'intenzione
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Capitan Fantastic, il titolo è giusto
Si può vivere senza la cosiddetta civiltà? Non senza comodità, ma proprio rifiutando in toto tutto il sistema di vita occidentale e ripartendo dalla base dell'essenza umana: salute, concretezza, buoni sentimenti, attenzione solo a ciò che veramente conta per la vita e la crescita di una persona.
Viggo Mortensen ci prova con sua moglie e i suoi sei figli, e va a vivere in una foresta in Nord America, dove vivono cacciando, temprando il corpo e studiando i classici e i contemporanei. Tutto va più o meno bene, finché lei muore in ospedale dai suoi, al termine di una malattia.
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lunedì 30 gennaio 2017
La La Land, la festa del musical
Un pianista motivato, Sebastian, e un'aspirante attrice demotivata, Mia, si incontrano e si innamorano. Troveranno ciascuno la propria strada e si lasceranno, come nelle migliori storie d'amore,
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venerdì 27 gennaio 2017
A voce alta, un possibile-improbabile protagonista
Una ragazza avvenente e solitaria seduce un quindicenne per una breve estate nella Berlino nazista del 1938, per poi sparire. Sembra una torbida storia di sesso, invece quel sentimento li legherà per tutta la vita in maniera assolutamente unica, così come è, in fondo, la storia di ciascuno.
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giovedì 12 gennaio 2017
La zona morta by Stephen King
My rating: 5 of 5 stars
La bravura di Stephen King è di rendere credibili il fatto anteposto anche quando è completamente incredibile. Ma a che serve la narrativa se non a raccontare in maniera credibile storie incredibili?
Molti dissentiranno, altri sia arrovelleranno nel cercare una risposta che non ha importanza: il bello di queste storie è poterle leggere appassionati, e vedere come andranno a finire.
Il Re è maestro in questo.
Un uomo qualunque, e infatti si chiama John Smith, scopre di poter prevedere il futuro in seguito a un incidente da bambino, qualcosa che in genere capita ai supereroi di Stan Lee. Decide così di impedire l'elezione di un presidente egocentrico, violento e decisamente pericoloso alla Casa Bianca.
Ammesso che sia prevedibile prevedere il futuro, e cambiarlo, come tornare nel passato per cambiare il presente, un'altra variazione Kinghiana ("22/11/1963"), i personaggi sono tutti ben delineati nelle loro anomalie, come sempre, e la storia procede dritta e avvincente fino al finale.
Sicuramente da leggere, e sicuramente da evitare se si cercano paralleli o moniti con la vita reale (vera o assunta tale).
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My rating: 5 of 5 stars
La bravura di Stephen King è di rendere credibili il fatto anteposto anche quando è completamente incredibile. Ma a che serve la narrativa se non a raccontare in maniera credibile storie incredibili?
Molti dissentiranno, altri sia arrovelleranno nel cercare una risposta che non ha importanza: il bello di queste storie è poterle leggere appassionati, e vedere come andranno a finire.
Il Re è maestro in questo.
Un uomo qualunque, e infatti si chiama John Smith, scopre di poter prevedere il futuro in seguito a un incidente da bambino, qualcosa che in genere capita ai supereroi di Stan Lee. Decide così di impedire l'elezione di un presidente egocentrico, violento e decisamente pericoloso alla Casa Bianca.
Ammesso che sia prevedibile prevedere il futuro, e cambiarlo, come tornare nel passato per cambiare il presente, un'altra variazione Kinghiana ("22/11/1963"), i personaggi sono tutti ben delineati nelle loro anomalie, come sempre, e la storia procede dritta e avvincente fino al finale.
Sicuramente da leggere, e sicuramente da evitare se si cercano paralleli o moniti con la vita reale (vera o assunta tale).
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La gita a Tindari by Andrea Camilleri
My rating: 5 of 5 stars
Un traffico internazionale efferato si intreccia con l'uccisione di un giovane e disinvolto gigolò e la sparizione di due anziani. Tutto si svela così orribile da sembrare sovradimensionato ma, oltreché stiamo parlando di fiction, queste cose accadono e, se accadono, in qualche modo si devono concretizzare, e perché non così?
Ci vuole il miglior Montalbano per risolvere il caso, quello che segue l'istinto degli uomini e la coscienza collettiva prima di tutto, anteponendola anche alla propria; quello che presta la bocca a Camilleri nel disprezzare certe critiche cosiddette auliche che vorrebbero ridimensionarlo a letteratura di serie B.
"E che te ne fotte? Tu scrivi e basta." Gli risponde Augello.
Bravi tutti e tre, dico io.
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My rating: 5 of 5 stars
Un traffico internazionale efferato si intreccia con l'uccisione di un giovane e disinvolto gigolò e la sparizione di due anziani. Tutto si svela così orribile da sembrare sovradimensionato ma, oltreché stiamo parlando di fiction, queste cose accadono e, se accadono, in qualche modo si devono concretizzare, e perché non così?
Ci vuole il miglior Montalbano per risolvere il caso, quello che segue l'istinto degli uomini e la coscienza collettiva prima di tutto, anteponendola anche alla propria; quello che presta la bocca a Camilleri nel disprezzare certe critiche cosiddette auliche che vorrebbero ridimensionarlo a letteratura di serie B.
"E che te ne fotte? Tu scrivi e basta." Gli risponde Augello.
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L'altro capo del filo by Andrea Camilleri
My rating: 5 of 5 stars
Una narrazione sopraffina di una trama tutto sommato ordinaria e proprio per questo ancor più apprezzabile, con protagonisti sempre tridimensionali e una delicatezza di fondo nel trattare sentimenti e condannare brutture che non si abbandona mai all'ovvietà, neanche quando la sfiora: è la ricetta semplice e sempre buona di questo scrittore insostituibile che sto imparando a conoscere sempre meglio.
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Una narrazione sopraffina di una trama tutto sommato ordinaria e proprio per questo ancor più apprezzabile, con protagonisti sempre tridimensionali e una delicatezza di fondo nel trattare sentimenti e condannare brutture che non si abbandona mai all'ovvietà, neanche quando la sfiora: è la ricetta semplice e sempre buona di questo scrittore insostituibile che sto imparando a conoscere sempre meglio.
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