Doppio Omicidio per il Maresciallo Maggio - incipit


L'incipit dell'episodio pilota della serie!
Il più venduto della saga de "I Racconti della Riviera"!

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La ragazza gli morse la mano sinistra. Lo colpì ai genitali con una ginocchiata. Si divincolò tanto quanto bastava per evitare la coltellata all’addome, ma non potè impedire che la ferisse alla coscia. Era forte e allenata, e cominciò a correre. L’uomo si riprese. La inseguì, scomposto per il dolore. Il parcheggio superiore, ormai quasi deserto, più illuminato rispetto alla semioscurità dove si stavano muovendo, era distante poco più di duecento metri. Una coppietta parlottava vicino alla macchina ma sembrava non essersi accorta di nulla. Entrambi intensificarono lo sforzo e aumentarono l’andatura. L’uomo, inferocito, guadagnava terreno. La gamba ferita rallentava la preda. Il sangue caldo fluiva sulla coscia contrastando la bassa temperatura della campagna notturna. L’uomo la raggiunse. Tentò di afferrare il manico della borsetta, ma il terreno irregolare gli fece perdere l’equilibrio e la presa. Si rialzò e ricominciò a correre. La ragazza era vicinissima. Non piangeva, non urlava, non aveva perso il controllo, stava solo pensando a salvarsi. Lui la raggiunse, le acciuffò i capelli e tentò di fendere il colpo con l’altro braccio in quella disagevole posizione. Un po’ per la fretta, un po’ per il fiatone, la mancò di nuovo. La ragazza sentì la lama sfiorarle il braccio, trattenne il dolore mordendosi le labbra. L’uomo era più forte e più veloce. La spinse alle spalle. Lei cadde in avanti, e lui le fu sopra con un ginocchio sulla schiena. Lei si girò di scatto. Tentò di colpirlo con una gomitata secca di nuovo all’inguine, ma non ci riuscì. Gli occhi si spalancarono e lo sguardo si sbarrò, cieco verso l’ormai irraggiungibile salvezza. L’uomo estrasse il coltello dalla schiena della ragazza, le tirò i lunghi capelli biondi. La testa si piegò all'indietro. Con attenzione, le passò la lama sulla gola da parte a parte. La ragazza rantolò per pochi secondi, poi rimase immobile, la sorpresa immortalata negli occhi celesti. L’uomo si rimise in piedi piano, esausto. L’ultimo sfregio non era necessario, ma lei lo aveva fatto arrabbiare. Guardò verso il parcheggio, la coppietta non c'era più e, comunque, lui si trovava in ombra. Si appoggiò con le braccia sulle ginocchia per rifiatare. Si rialzò, si spostò lateralmente, prese la borsetta della ragazza, la aprì. Il dolore fortissimo alla testa lo fece traballare. Lasciò cadere il coltello e si portò la mano alla nuca. Il secondo colpo lo prese in piena faccia. Perse conoscenza ancora in piedi, le gambe cedettero e crollò a terra.




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