sabato 3 agosto 2013

Fantascienza di serie A: la mia recensione di "Deserto Rosso-Nemico Invisibile" di Rita Carla Francesca Monticelli

Non ho resistito alla tentazione di essere il primo a recensire su .com.
Dopo aver letto i primi due episodi credevo di sapere, più o meno, di cosa si trattasse, ed è stato così per almeno una buona metà. Poi la trama prende il volo quasi inaspettatamente: dovevo aspettarmelo, visto che manca ancora l'episodio conclusivo. Da fantascienza a fanta-thriller (come avevo già notato) il passo non sarebbe così breve, ma l'autrice riesce a calare una serie di assi che risvegliano l'attenzione facendo macerie delle aspettative che il povero lettore si era fatto fino a buon punto. Sapevamo della meticolosa descrizione dei mezzi e delle opere, tanto da essere una vera e propria scenografia. Sapevamo dei turbamenti di Anna e di Hassan, e del piacere dell'autrice di far vedere che quel che sembra non è, e quel è, potrebbe. Sapevamo di richiami, rimandi, evocazioni, se non citazioni, della fantascienza più classica. La carne al fuoco è tanta ma quando, alla fine, due personaggi si accomodano in cabina, non avanza neanche mezza salsiccia, perché tutto torna come deve in attesa dell'ultima puntata, o finale di stagione, come ci hanno abituato da qualche anno a questa parte. Questa storia non ha nulla da invidiare a qualsiasi altra che vi possa venire in mente, il finale (di episodio) rutilante aggiunge pepe a qualcosa già esistente e perfettamente strutturato. Questa lunga saga merita tutte e cinque le stelle, non solo perché, come in un film di Spielberg, non manca nulla, ma anche per il riuscito tentativo di caratterizzare la protagonista oltre ogni aspettativa e oltre, soprattutto, ogni canone del genere.

provare per credere!

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