martedì 25 marzo 2014

A ROMANTIC MISTERY-THRILLER: WORDS IN THE DARK by Giulia Beyman


WORDS IN THE DARK by Giulia Beyman
This is the first book I read in English, and I’m happy not only to have finished it, but to have done it in a few days. So, I’ll try to explain my experience in my Italian-English, be quiet.

I think the credit for this belongs to the author skill. The story is told with a clear language, but the plot is at the same time excellent.
In the suggestive frame of Martha’s Vineyard, Norah Cooper looses his beloved husband Joe, a respected policeman in Boston, killed during a robbery in a bank. But another bad news is coming when she knew that she had to leave their cottage in two weeks because Joe secretly sold it.
Was he a liar? How could he? Last, but not least, Joe begins to send messages via scrabble, and Norah understands that there something very important other.
When you start to read, you can’t stop and this is the first good thing. You discover characters and situations one by one, and you have to upset your attention to not loose any trail. In fact, nothing is left back and the final is worthy.
This book is as good as any other mistery thriller, with the only difference that the author isn’t -yet- prominent.

People who knows those places can easily recognize landscapes and ferries. We, bleeding hearts, can think about Harrison Ford and Michele Pfeiffer in “What lies beneath”. But this story can, more than this, let people who have never been there, recognize their imaginary, romantic dream about Nantucket, the cold wind, the leaf-full streets and the wooden houses, like real.


È il primo libro che ho letto in inglese per intero, e ne sono felice anche per averlo fatto in pochi giorni.
Credo che ciò sia dovuto principalmente alla bravura dell'autrice, Giulia Beyman. La storia è scritta con un linguaggio immediato ma la trama è lo stesso eccellente.
Nella suggestiva ambientazione di Martha's Vineyard, Nora Cooper perde suo marito, stimato agente di Polizia di Boston, ucciso durante una rapina. I guai non finiscono, perché presto scopre che il defunto aveva venduto il loro amato cottage, peraltro appena acquistato.
I misteri si infittiscono pagina dopo pagina, perché la trama si apre ad ogni passo in avanti, scoprendo nuove e nuove tracce, nessuna delle quali viene persa, fino all'incalzante finale, equilibrato e all'altezza di tutte le premesse.
L'unica differenza tra questo libro e quello di un autore affermato dello stesso genere è che Giulia Beyman  non è -ancora- famosa.
Oltre a omaggiare i piatti tipici della cucina italiana, l'autrice ci regala, quà e là, perle di saggezza e momenti clou, tra i quali ho scelto i seguenti:
MOMENTO CLOU: tutta tirata per uscire, il figlio Jason le vomita sul vestito;
MOMENTO MASTERCARD: incontrare l'ex in un pub e farlo ingelosire, mentre si è in compagnia di una nuova fascinosa fiamma;
PERLE DI SAGGEZZA: "MAI FIDARSI DEGLI UOMINI IN QUALSIASI CASO", e questa la dice lunga sulla sensibilità femminile (ci mancherebbe) dell'autrice.
Ma non vi aspettate toni smielati, perché non ce ne sono.

Per finire, chi conosce quei posti riconosce senz'altro il paesaggio e i traghetti. Noi cuori teneri possiamo solo pensare a Michele Pfeiffer e Harrison Ford ne "Le Verità Nascoste".
Ma soprattutto questa storia rende veri i sogni di chi ha sempre e solo immaginato Nantucket, il vento freddo, i viali di foglie rosse e quelle magnifiche case di legno.

Brava Giulia!

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