Con piacere ho ricevuto, e volentieri pubblico (dopo averglielo chiesto), la recensione del mio amico Fausto. È un copia-incolla, ma ho messo i puntini dove la trama rischiava di essere (troppo) svelata:
"L'ho appena finito di leggere. Devo dire, un salto di qualità' notevole rispetto ai lavori precedenti. Mi e' piaciuto molto, e' molto ben congegnato e niente affatto banale.
Mi ha ricordato il primo romanzo "adulto" che ho letto, "i mastini della guerra", di Forsyth.
E anche la tecnica di raccontare i fattori scatenanti l'omicidio in seguito, come un racconto a se' stante, ha precedenti illustri: Conan Doyle in persona, tanto per capirci.
In effetti, il romanzo non ha una sola trama, è un intreccio,come lo è la vita, una serie di storie che si incontrano. Maggio è il protagonista, ma lo è come lo siamo noi delle nostre vite: per un verso guida, per un verso e' trascinato dagli eventi.
Il personaggio più azzeccato e' il killer bolognese: una bella caratterizzazione, col suo affetto per la madre e il suo cagnolino...
Non credo di aver mai trovato un tipo del genere nelle mie letture.
Per concludere, non so quanto tu abbia faticato per arrivare a produrre opere del genere,ma sento di poter dire che non e' stato tempo sprecato.
Ho apprezzato particolarmente l'entrata in scena della Costruzioni Meccaniche Asso, con la storia dell'azienda e dei protagonisti, l'avvocato, il geometra, il presidente.
Ciao, Fausto.
Che posso dire? Mi fa piacere che Fausto abbia colto molte delle mie intenzioni nello scrivere questa storia, e lui è senza dubbio quello che si dice un lettore "forte"; significa che sto dicendo qualcosa che può trovare interlocutori interessati, oltreché attenti.
La cosa principale che vuol fare un autore: comunicare al maggior numero possibile di persone la sua visione del mondo e delle cose.
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