Indubbiamente un talent del genere è un'ottima idea. Tra Grandi Fratelli e progenie, è sempre più difficile trovare programmi interessanti o che riescano comunque a trattenerti davanti allo schermo. Detto questo, come posso commentare un pezzo così, da autore auto-pubblicato?
Leggere o no uno scrittore politicamente scorretto?
Da un lato bisogna sempre essere pronti a imparare, dall'altro diffido istintivamente di chi veste i panni dell'esperto. Lo sarà veramente? Io adotto un sistema molto semplice: se un autore riesce a comunicarmi qualcosa, cerco di capire come ha fatto; in caso contrario, anche se è eletto dalla critica o dal pubblico, lo impilo nella catasta dei rivedibili, di quelli che un giorno, cambiando gusti o idee o comunque evolvendomi, potrei anche leggere!
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