Philip Schuyler Green, un affermato giornalista americano, riceve
l'incarico di scrivere un articolo sull'antisemitismo. Decide di fingersi
ebreo e girare come tale per la Nazione per dare maggiore credibilità al suo
lavoro. Il suo miglior amico,
David Goldman (John Garfield), ebreo e decorato di guerra, lo mette subito in guardia perché sa che andrà a toccare un'amara verità.
David Goldman (John Garfield), ebreo e decorato di guerra, lo mette subito in guardia perché sa che andrà a toccare un'amara verità.
Così sarà, e Phil scoprirà la diffidenza e l'inganno dell'antisemitismo
camuffato in insospettabili situazioni e perfino nelle persone a lui
care.
Con quel bianco e nero delicato e le
movenze eleganti di Gregory
Peck e John Garfield, il film può
sembrare fuori moda o perlomeno superato. Niente di più sbagliato: la storia è quanto mai attuale e anche il fatto di proporre temi
scottanti con linguaggio di altri tempi non deve ingannare. Nonostante la
produzione abbia addomesticato le intenzioni del pluripremiato regista, Elia Kazan, il tema della
discriminazione razziale è affrontato senza mezze misure e con una ricercata
introspezione psicologica. Non si assiste infatti a deportazioni né a
persecuzioni, ma all'atteggiamento
strisciante e subdolo del rifiutare il diverso, o non uguale, per la quasi
inconsapevole convenzione sociale, quindi priva anche di un preteso fondamento,
nella quale inevitabilmente cade chi, anche oggi, in tempi supposti moderni,
afferma esordendo: "Io non sono razzista, però...",
inevitabilmente aggiungendo lo, appunto, strisciante motivo.
La versione in DVD contiene anche parti in
lingua originale inspiegabilmente tagliate all'epoca, che danno maggiore
profondità alla trama.
Sicuramnete un film da vedere.
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