My rating: 5 of 5 stars
La bravura di Stephen King è di rendere credibili il fatto anteposto anche quando è completamente incredibile. Ma a che serve la narrativa se non a raccontare in maniera credibile storie incredibili?
Molti dissentiranno, altri sia arrovelleranno nel cercare una risposta che non ha importanza: il bello di queste storie è poterle leggere appassionati, e vedere come andranno a finire.
Il Re è maestro in questo.
Un uomo qualunque, e infatti si chiama John Smith, scopre di poter prevedere il futuro in seguito a un incidente da bambino, qualcosa che in genere capita ai supereroi di Stan Lee. Decide così di impedire l'elezione di un presidente egocentrico, violento e decisamente pericoloso alla Casa Bianca.
Ammesso che sia prevedibile prevedere il futuro, e cambiarlo, come tornare nel passato per cambiare il presente, un'altra variazione Kinghiana ("22/11/1963"), i personaggi sono tutti ben delineati nelle loro anomalie, come sempre, e la storia procede dritta e avvincente fino al finale.
Sicuramente da leggere, e sicuramente da evitare se si cercano paralleli o moniti con la vita reale (vera o assunta tale).
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