Frances Mc Dormand è una madre affranta dal dolore perché sette mesi prima qualcuno ha ucciso sua figlia e non ancora ha saputo chi né il perché. Con lampo fruediano, decide di affittare tre cartelloni pubblicitari in disuso
lungo la strada principale di accesso a Ebbing per scriverci sopra tre domande dirette, in tutti i sensi, allo sceriffo Woody Harrelson, e di scaricare la sua frustrazione sulla Polizia, non si sa in quale ordine. Ne scaturiscono eventi e mutazioni di tutti i protagonisti, e i cattivi diventano quasi buoni, e questi ultimi un po' più buoni.
lungo la strada principale di accesso a Ebbing per scriverci sopra tre domande dirette, in tutti i sensi, allo sceriffo Woody Harrelson, e di scaricare la sua frustrazione sulla Polizia, non si sa in quale ordine. Ne scaturiscono eventi e mutazioni di tutti i protagonisti, e i cattivi diventano quasi buoni, e questi ultimi un po' più buoni.
Ma la vendetta non è nostra, e non importa sapere se alla fine si arriverà all'assassino, perché forse il tema è proprio quello di rappresentare il superamento della tragedia e del dolore personale.
Bravi i protagonisti tra i quali, a mio avviso, Sam Rockwell ruba la scena, interessante la storia a metà tra il procedurale e la formazione.
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