lunedì 16 maggio 2022
Tra due bandiere, ovvero il colpo di fulmine
Avevo 9 o 10 anni quando le copertine di "Tra due bandiere" e "Quando tuona il cannone" si impressero indelebili nella mia immaginazione, mescolandosi a ricordi tuttora vividi della mia infanzia, dei suoi luoghi e soprattutto di sensazioni molto forti legate a tutto questo.
La giustizia sommaria di Tex, i suoi metodi spicci, la sua sicurezza confortavano le mie inquietudini di ragazzo anche con un esempio positivo di correttezza e coraggio nelle proprie azioni.
Avevo un nucleo roccioso di numeri che mi hanno seguito nelle varie fasi della vita (insieme a Ken Parker), che ho via via completato con cura crescente.
Con il carico familiare la collezione è stata sospesa, ma quel che c'era è rimasto in fiduciosa attesa.
Non li ho mai dismessi in garage, né pensato di venderli.
Sapevano meglio di me che sarebbe tornato il momento.
E così, per ineludibile destino, oggi ho ripreso, ho quasi completato 25 anni di pressoché totale assenza, e non ho solo recuperato l'antico piacere di scegliere la copia, guardare la copertina, riportarla a casa.
Sto iniziando di nuovo a leggere perché io, attaccato a GL Bonelli, Fusco, Letteri, voglio vedere cos'hanno avuto da dire altri nel frattempo, come Nizzi (che all'epoca non mi piaceva) e Boselli, perché se un autore è attaccato mi incuriosisce di più.
E quindi ho ricominciato a comprare Tex, anche grazie alla contagiosa passione mostrata in questo gruppo (alla faccia di chi dice che Tex debba chiudere), a leggerlo, a sfogliarlo, e... sempre alla stessa edicola 😉
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